In questi giorni il nostro Arcivescovo, concludendo un percorso che lo ha portato ad incontrare e scoprire il territorio della nostra Arcidiocesi, passerà, per la Visita Pastorale della “zona Udine Nord”, anche nella nostra Parrocchia.
Il legame con il proprio vescovo è così importante nella Chiesa da definirne una delle caratteristiche fondamentali: l’unità.
Ciò che ha fatto Gesù, come sempre, ci guida alla comprensione di questo contenuto.
Dopo la Sua Ascensione, quando la Sua presenza storica nell’Incarnazione doveva per forza proseguire con modalità diverse, a che cosa, a chi Gesù ha affidato ciò che aveva cominciato perché continuasse? …
Nessuno dei testi del Nuovo Testamento era stato ancora scritto, e Gesù stesso non aveva scritto nulla, perciò non è ai testi sacri che Gesù ha lasciato il compito di mantenere unito e guidare il suo popolo ma ad una compagnia di uomini da Lui chiamati e mandati: “Andate in tutto il mondo e battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”, e “Chi conosce voi conosce me”. E a Pietro aveva detto “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa”.
Così è stato chiaro, a chi voleva seguire l’esperienza del cristianesimo, che c’erano degli uomini scelti da Gesù per essere punto di unità e guida per tutti. Tutte le divisioni nella Chiesa (la radice della parola divisione, nel greco dei vangeli, è la stessa della parola diavolo) non sono nate a causa di nemici esterni ma a causa di chi, dentro la Chiesa, ha voluto andare per conto suo pensando che le proprie ragioni fossero più importanti di La vera unità ciò che Gesù aveva fatto nascere nell’unità: “siate una cosa sola perché il mondo veda”.
Perciò la Chiesa Cattolica ha sempre conservato questo contenuto fondamentale della fede: l’esperienza vera della fede è nell’unità con Pietro, il Papa, e con i vescovi, successori degli apostoli, uniti in comunione con lui. Un contributo incredibile a questo contenuto di fede ci viene dalla testimonianza di tanti cristiani che anche oggi subiscono persecuzione (per esempio in Cina) per la loro unità con il Papa e con i vescovi uniti al Papa: per loro è evidente che essere uniti a Cristo vuol dire essere uniti alle persone che Lui ha posto a guida della Chiesa.
Al contrario, quando un potere vuole eliminare la chiesa, la prima cosa che cerca di fare è rompere questa unità. Siamo uniti al vescovo perché in questo modo siamo uniti a Cristo! Accogliamo quindi il nostro Arcivescovo grati al Signore che lo ha posto alla guida della nostra Chiesa e grati a lui che ha accettato questo compito che il Signore gli ha affidato.
don Carlo Gervasi
(tratto da Vivere San Marco n. 1/2011)
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